Tra i tanti miti sull’inglese, il più comune è forse quello riguardante l’assoluto caos che ne governerebbe la sua scrittura e lettura. Insomma, a differenza dell’italiano, molti credono che l’inglese non si legga come si scriva e che questo lo renderebbe ancora più difficile.
Ma è davvero così?
Nient’affatto! Nella maggior parte dei casi ci sono regole precise che aiutano ad imparare a leggere e scrivere in inglese correttamente e senza troppo fatica. Il segreto, sviluppato dal metodo Jolly Phonics, sta nei fonemi, e cioè i suoni che una lettera (per esempio, la lettera P si legge /p/) o un gruppo di lettere (le lettere EE si leggono /i/) producono. Distaccandosi dai metodi tradizionali che si basano sull’insegnamento delle lettere, il Jolly Phonics si concentra propri su questi suoni, che gli studenti imparano prima a pronunciare e riconoscere, e poi a riprodurre graficamente. I suoni sono proposti ai bambini in maniera ludica e multi-sensoriale in quanto ognuno di essi ha una propria canzone, gesto e storia. Questo rende il loro apprendimento facile e divertente dal momento che non viene imposto un solo modo per imparare ma i bambini hanno la possibilità di memorizzare nuovi concettinel modo più semplice per loro.
Perché ci interessa?
Come sempre alla ricerca delle metodologie migliori per supportare i nostri studenti, la nostra scuola ha deciso di introdurre il metodo Jolly Phonics nelle classi K4 e K5. Quest’aggiunta vuole essere un modo per introdurre i bambini al pregrafismo in modo ludico, anche in preparazione al passaggio alle elementari. Al contempo, con quest’attenzione in più sulla fonetica inglese, siamo sicuri che i nostri studenti, come molti prima di loro, beneficeranno di un miglioramento della pronuncia e della comprensione del parlato.